Nairobi, Kenia - Mobilità sostenbile cosa?

La mobilità di Nairobi ha qualcosa di incredibile. Credevo di aver visto il peggio al mondo al Cairo... ma credo proprio che Nairobi batta tutti i posti in cui sono stato.

Ma andiamo per ordine:

La Qualità dell'Aria e il divieto di fumare

La cosa che mi infastidisce di più, in qualunque momento, è l'aria da schifo che si respira.

Sono 3 i fattori determinanti: le piccole discariche ovunque, a cui la gente da fuoco; i bracieri che vengono usati per cucinare (a casa o per strada) e le auto, le moto, ma sopratutto i camion e i pullman che producono un fumo nero e denso che ti toglie il respiro.

Nell'ora di punta, c'è una nebbia che non ti permette di vedere a 10 metri. Le persone che camminano ai lati della strada spariscono in nuvole di gas di scappamento.

Ah, però in centro c'è il divieto di fumare in strada: "Per tutelare la salute dei cittadini".

I Matatu

L'elemento dominante della mobilità di Nairobi sono i Matatu.

Per i Langaroli, non c'entrano nulla i Matot (i giovanotti)... si tratta di pullmini liberisti.

Gli Inglesi hanno ispirato in Kenia, oltre alle insopportabili prese a tre punte e alla guida a sinistra anche la concorrenza nel mercato del trasporto collettivo.

Funziona così. Tu compri un pullmino (meglio se un Nissan 8 posti). Poi chiedi la licenza per una linea. Ingaggi un controllore (detto conductor) e cerchi di fare più soldi possibile. Non ci sono altre regole. Nè di qualità del servizio, nè di frequenza.

Se la tratta è redditizia ci sono 1000 matatu che cercano di superarsi per arrivare prima degli altri. I conductor (che viaggiano sempre appesi alla porta aperta, e che non ho ancora visto sbalzati fuori nonostante i dossi, le buche e le frenate brusche) urlano alla fermata il prezzo e la destinazione e diventano procacciatori d'affari. Le fermate sono ovunque.

Se la tratta non è redditizia, semplicemente non c'è servizio pubblico. Fine.

I conductor applicano le tariffe che vuole il mercato: alle 3 del pomeriggio paghi 30cent per andare in centro, nell'ora di punta 1euro, se piove 2euro (perchè la domanda aumenta). Non importa che tu sia studente, anziano, disoccupato o ricco. Il mercato decide quel che devi pagare, e se non puoi permettertelo vai a piedi.

I bus sono sgangheratissimi, inquinano da far schifo... ma quel che è peggio è che guidano da matatu.

La sicurezza

Un insulto alla guida (un po' come in Ita potrebbe essere "cornuto"), qui è Matatu.

I Matatu, per guadagnare di più, aumentano la velocità commerciale... a discapito della sicurezza. Guidano in modo arrogante e spericolato. Fanno inversioni ad U in posti improbabili, accelerano e frenano, si buttano, sorpassano. In un solo pomeriggio abbiamo assistito a due incidenti tra un matatu e una moto e un matatu e un carretto. Ovviamente gli altri hanno avuto la peggio.

I sorpassi sono un'altra cosa che fa rabbrividire: ne ho visti di tutti i tipi, in curve cieche, da parte di mezzi sgangherati che a malapena tenevano la marcia, in salita ed in discesa... per ora non ho visto incidenti.

Le cinture sono poco usate.

Le auto giapponesi

E' curioso: si vedono solo auto e mezzi giapponesi... ho chiesto il perchè: "in Giappone guidano a sinistra e le auto costano meno di quelle inglesi".

Per cui gran parte delle auto usate giapponesi finiscono in Kenya. Ancora con le istruzioni interne in giapponese e gli adesivi sul portellone posteriore.

Grazie a questo i pezzi di ricambio si trovano facilmente e paiono essere indistruttibili...

L'ora di Punta

Il concetto di ora di punta è leggermente più esteso che in Europa.

Al mattino va dalle 5 alle 10 e alla sera dalle 5 alle 9.Traffico a Nairobi

Quando siamo arrivati all'aeroporto (4:30 del mattino), il signore che è venuto a prenderci era terrorizzato dal traffico che avremo incontrato. Io pensavo dentro me: "che traffico vuoi che si incontri alle 5 del mattino". Ed invece siamo rimasti imbottigliati per un'ora buona un una coda perenne.

Nella strada vicino alla nostra casa (Ngong Road) il traffico è costantemente intenso. Ma intenso come da noi sulla statale in uscita da Torino alle 6 di sera nel periodo natalizio. Per tutto il giorno. E nell'ora di punta? Vanno a passo d'uomo.

Il Rispetto delle Regole

PIù o meno provo la stessa sensazione che prova il mio amico svizzero quando viene in Italia: "ma daaaii".

Sì, "Ma daai" è la cosa che ti viene più spesso da dire. Con che coraggio quello posteggia lì? Davvero è passato con il rosso davanti al vigile?  Ma con che camion va in giro quello?

Una sera ci ha accompagnato a cena in centro Ben. Non si trovava posteggio (nessun tentativo di cercarlo oltre i 10 metri dalla porta del locale). Ha lasciato l'auto in doppia fila davanti al nostro ristorante per tutta la cena (2 ore?), in una zona centralissima: "Un euro di mancia ad un buttafuori... e niente multa.

Cinture? Quasi mai. Bambini seduti davanti. Matatu che sorpassano ovunque (compreso sul marciapiede o banchina) e strombazzano ai pedoni per farli spostare. Bici senza luci. Passeggeri in sovrannumero su auto e bus...

Camminare ed Andare in Bicicletta

Molte persone (non)scelgono di andare al lavoro o a scuola a piedi.

Bici KeniaA causa della povertà diffusa, molti rinunciano al matatu (sono comunque un paio di euro al giorno, su uno stipendio base di 120).

Le strade sono piene di persone che camminano. Tanto. Peccato che camminino al bordo di strade trafficatissime, quasi sempre senza marciapiedi, immerse in una nuvola mefitica.

Le bici sono rare. Le buche tante. I pericoli pure. Il modello di bici più diffusa prevede un rinforzo del palo orizzontale del telaio e della forcella anteriore.

La visione di sviluppo

Mi spiegavano che anche qui, il sogno di tutti è possedere un'auto, dire addio al matatu e sentirsi liberi: Liberi di rimanere intrappolati per ore nel traffico.

Il governo Keniota fa costruire a società cinesi (pare che in Kenia non ci siano le competenze?) nuove autostrade, tangenziali e strade a grande scorrimento, che non faranno altro che aumentare il traffico. Ma la gente vuole questo.

Ma non si parli di usare il treno o di costruire piste ciclabili ai bordi delle strade (costerebbero un centesimo dell'autostrada e la gente spenderebbe pochissimo per spostarsi)...

I Treni

Abbiamo deciso di andare a Mombasa in treno, per cui siamo andati in stazione a comprare il biglietto.

La stazione della capitale è decadentissima. Rimasta uguale a se stessa dal 1800. Grande più o meno come quella di Cavallermaggiore (CN).

Una quantità impressionante di guardie giurate (private, ovviamente), fa finta di controllare le borse dei viaggiatori che vengono obbligati a passare sotto un metal detector. Il metal detector suona per tutti. Nessuno viene fermato. Mah?

La signora dei biglietti è seduta dietro un bancone di legno ottocentesco. Avvisi fotocopiati appesi ai muri. Qualche poster ingiallito. Panche in legno e similpelle. Il biglietto non si può più coprare perchè lei è chiusa (5.30). Ma se vogliamo possiamo prenotare e passare a pagare domani (almeno 2 ore di viaggio). Ovviamente non accetta carte di pagamento..

 

Per concludere: "forse" in Kenia manca una strategia legata alla mobilità ed ai trasporti?
Parafrasando Elio: "L'Africa c'avrà pure tanti problemi, ma di sicuro non quello della mobilità sostenibile".


 

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