Piani Spostamenti Casa Lavoro, SUMP, Questionario sulla mobilità dei dipendenti, definizione delle azioni, comunicazione, partecipazione, focus-group, progetti europei
A metà tra un taxi ed un bus, i servizi a chiamata sono l'ideale nelle aree a domanda debole
Corsi per Mobility Manager
Questo post nasce da una discussione su un gruppo Facebook di Torino (Torino Sostenibile), dove la gente si diverte a polemizzare su tutto quel che riguarda il traffico, con l'atteggiamento tipico delle discussioni online che degenerano subito in "guerre di religione".
In particolare la discussione nasce da questo articolo di Repubblica (da cui è tratta anche la foto), in cui - a mio parere giustamente -
l'Assessora di Torino La Pietra sostiene che non è una priorità spendere altri soldi in altri sottopassaggi o infrastrutture per le auto.
Ovviamente tutti gli allenatori-della-nazionale-nonchè-esperti-di-mobilità del forum si sono scatenati.
Ormai è noto e dimostrato ovunque: più costruisci infrastrutture per le auto, più generi traffico. Ma qualcuno non si rassegna all'evidenza e continua a pensare come negli anni 60: le autostrade che attraversano la città risolveranno il problema.
Un membro del gruppo (Paolo) mi ha fatto una domanda: "mi dai un motivo valido per cui per attraversare torino è meglio fare 2 h di bus vari rispetto ad 1 h di auto?", la sua percorrenza è Piazza Pitagora, Corso Casale 360.
E' un caso interessante, per cui ho deciso di sprecare una mezz'ora del mio tempo per fare un ragionamento.
Questo post racconta l'esperienza di un mobility manager all'estero. Analizza la città e i suoi sistemi di mobilità. Non è frutto di una ricerca o di uno studio, ma solo di osservazioni casuali ed impressioni. Prendetela per quel che è. Usate pure i commenti per arricchire!
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Voto: 10
Quali sono i servizi di carpooling presenti in Italia che potrebbero atterrare sulla piattaforma Carpooling hub?
Ecco di seguito una panoramica.
BlaBlaCar
Chiediamo che la legge specifichi che non si considera mai abbandono di minore la normale attività autonoma dei bambini e dei ragazzi (come l'andare e tornare a scuola da soli, il giocare nei parchi pubblici o nei cortili senza sorveglianti, lo spostarsi in quartiere o in paese in autonomia), e che nessun genitore, insegnante, educatore o preside possa essere considerato responsabile di abbandono in queste condizioni.
Non vogliamo crescere una generazione di bamboccioni! E una città fatta di auto, scorte e paure. In tanti paesi del mondo i bambini si spostano in autonomia e non ci sono evidenze di maggiori rischi.
Forse qualcosa si muove? Emendamento bi partisan sull'uscita da scuola
DISCLAIMER: Questo pezzo e tutti quelli che seguiranno non vgliono essere un'attacco a nessuna delle categorie di utenti della strada di seguito descritte, che esse siano automobilisti, pedoni, ciclisti o qualsiasi altro.
Questo è il racconto di una persona che si alza la mattina e prende la propria bicicletta per andare al lavoro. Cercherò di descrivere, in maniera più limpida e sincera possibile, quello che è il mio percorso da casa al luogo di lavoro, esponendo le strade da me percorse e gli eventi che accadono lungo la tratta.
Quante persone sono frenate dal tempo di attesa necessario per ricaricarne le batterie, in merito all'acquisto di un veicolo elettrico? Grazie alla Polito Charge While Driving, prototipo realizzato nei laboratori del Politecnico di Torino, le batterie si ricaricano durante il viaggio sfruttando la tecnologia wireless.
L'area meno presidiata delle tre in cui si articola la mobilità aziendale è anche la più importante dal punto di vista di impatto ambientale e sul traffico. A questa mobilità fa riferimento il "responsabile della mobilità aziendale" (figura ESPRESSAMENTE prevista dal decreto 27 marzo 1998 del Ministero dell'Ambiente). Questa figura, nota anche come "Mobility Manager", deve intervenire sugli spostamenti casa-lavoro elaborando un piano che ha come obiettivo la riduzione dell'uso del mezzo privato volto a migliorare l'organizzazione degli orari limitando la congestione del traffico.