Olanda

Questo post racconta l'esperienza di un mobility manager all'estero. Analizza la città e i suoi sistemi di mobilità. Non è frutto di una ricerca o di uno studio, ma solo di osservazioni casuali ed impressioni. Prendetela per quel che è. Usate pure i commenti per arricchire!

In sintesi

Voto: 10

Credo che l'Olanda sia il paese al mondo dove si possano vedere incarnati in generale tutti gli elementi della mobilità sostenibile. Non solo le bici (come si pensa da subito), ma i trasporti pubblici, la politica dei posteggi, l'urbanistica sono pensati per agevolare pedoni e ciclisti e scoraggiare l'uso dell'auto.

Treni

Voto: 9

Ho usato il treno nei dintorni di Amsterdam e di Maastricht. Ed è stata in entrambi i casi una buona esperienza.

Ad Amsterdam ho usato il posteggio di interscambio (P+R), di una stazione periferica della città. E' stato possibile caricare una bici sul treno. Tra quella stazione ed Amsterdam c'era un treno ogni quarto d'ora, per tutto il giorno. Il costo del biglietto ragionevole (2 o 3€ per una tratta di 20 minuti).

Interessante anche l'invito costante (arrivando con l'autostrada) a lasciare l'auto nel P+R e proseguire con il treno. In questo caso gli 8€/giorno del posteggio avrebbero dato diritto anche al biglietto A/R del treno per Amsterdam. Peccato che il P+R fosse pieno (dell'enorme posteggio solo un quarto è un vero P+R, il resto è considerato posteggio normale, e quindi non dà diritto all'offerta speciale)... chiaramente una politica commerciale poco piacevole per chi vuole adottare un comportamento virtuoso.

Nei dintorni di Maastricht ho usato il treno per raggiungere una località minore a circa mezz'ora di distanza. I avevano una frequenza di 30 minuti (domenica compresa). Puntuali, puliti, accessibili.

Da imitare

Politica di posteggi che inviti all'uso del treno

Da dimenticare

Il P+R con posti limitati.

Bici

Voto: 10

Inutile dire che la fama di paese ciclabile è assolutamente rispettata. Ogni strada urbana, suburbana, lenta, veloce, ogni autostrada prevede una pista ciclabile. Le piste sono tutte connesse, e soprattutto sono presenti nei punti “difficili” della mobilità.

Le bici olandesi sono molto più alte e massicce di quelle italiane, e il cambio interno al mozzo permette un cambio sempre preciso e istantaneo. Costano care, minimo 500€.

Tutto è pensato per le bici: le stazioni hanno il posteggio bici enorme e custodito ed un riparatore, i supermercati hanno 100 posti per le bici e 5 per le auto, sono sempre raggiungibili con le piste ciclabili...

Esiste una rete nazionale di BikeSharing, gestita dalle ferrovie: OV Bikes. E' difficile accedervi se si è turisti. E' pensata per chi si sposta in treno, arriva alla stazione e trova una bici per muoversi in città.

Da imitare

Tutto

Da dimenticare

Niente

Informazione e Smart-*

Voto: 6

Più che di informazione si deve parlare di marketing. Sono diffuse brochure ben fatte che invitano ad usare il P+R, che presentano l'orario dei treni e dei bus, che invitano ad usare le bici.

La segnaletica è ben studiata.

Mi ha colpito la struttura degli orari dei treni in stazione: invece che un unico pannello organizzato per orario, esistono tanti pannelli, uno per ogni destinazione. In effetti è molto più comodo trovare tutte le corse che interessano.

Non mi paiono particolarmente diffusi i metodi di pagamento elettronici per i biglietti.

Da imitare

Marketing della mobilità sostenibile

Da dimenticare

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Urbanistica

Voto: 9

Anche in questo caso l'Olanda fa scuola. Le città che ho visto (Groningen, Leiden, Harlem, Amsterdam, Den Bosh, Maastrich) si differenziano da tutte le altre città Europee ed Americane che ho visto soprattutto per il loro sviluppo urganistico.

La città è pensata per i pedoni e le bici: non per le auto. Non sono diffusi quanto all'estero i centri commerciali in periferia, ma se ne trovano molto più facilmente in città, e le persone li frequentano in bici o a piedi. Per esempio IKEA di Harlem è posizionata fuori dal centro (ovviamente), ma in corrispondenza di una stazione del treno ed ad una distanza di pochi chilometri dal centro città (distanza assolutamente percorribile in bici).

Interessante l'idea del Boulevar del Mobile (Groeningen, Haarlem, etc..). Si tratta di una zona in cui sono concentrati tutti i grandi negozi di mobili, verso i quali le persone necessariamente si spostano in auto.

Le città sono molto verdi e viene fatto di tutto per scoraggiare l'uso dell'auto per entrare in città:

  1. Politica della sosta: entrando in città si è costantemente invitati a lasciare l'auto in un P+R. Quasi ogni incrocio delle vie di accesso alla città presenta l'indicazione del P+R (che nessuno dica che non sapeva). I P+R non sono gratuiti, ma hanno un costo che li rende comunque più convenienti rispetto al posteggio in centro. Inoltre per gli abbonati prevedono sconti molto significativi (si passa da 8€/giorno per l'utente occasionale a 0,5€/giorno per chi possiede un abbonamento annuale alle ferrovie).
    La tariffazione della sosta è concentrica è davvero disincentivante: se si paga 0,5€/ora in estrema periferia, la tariffa sale a 2€/ora attorno al centro e 5€/ora in centro.

    Esiste sempre una parking-route, segnalata anch'essa in modo estremamente capillare, che guida l'automobilista su un percorso che congiunge tutti i posteggi in struttura a servizio del centro cittadino. In questo modo gli automobilisti determinati a posteggiare in centro sono guidati verso i silos e non tendono ad “invadere” le vie secondarie, o a fare lunghi giri inquinanti per trovare un posteggio.

  2. Tutte le aree residenziali sono zone 30. Viali di attraversamento contornati da zone 30, in cui passano normalmente solo i residenti. Centro pedonale, o quasi.

  3. Tutta la città è studiata per rendere la vita più facile possibile a ciclisti e pedoni.

    A parte le ben note piste ciclabili ovunque e i posteggi in struttura (sicuri e coperti) per le bici, al ciclista è permesso fare sempre il giro più breve (può usare le strade contromano, se c'è una grande strada può attraversarla in sicurezza) e di posteggiare nel luogo più comodo.

  4. Riduzione della velocità. Per facilitare le persone a spostarsi a piedi o in bici, è importante che le auto vadano piano, che si percepisca sicurezza. Per questa ragione, sono frequenti le gincane combinate con i dossi (per le auto, le bici possono tirare dritto senza ostacoli). All'ingresso dei paesi, lungo i rettilinei in cui le auto tenderebbero a prendere velocità ci sono sempre dei dissuasori fisici, che garantiscono a pedoni e ciclisti di essere i privilegiati.

E' importante sapere che tutte queste politiche non sono cadute dal cielo, né l'Olanda è sempre stata così. Sono anni di politiche coerenti per la mobilità sostenibile ad aver creato un sistema che la sostiene davvero.

Da imitare

Tutto

Aree Industriali

Voto: 8

La aree industriali che ho visto (Groningen, Haarlem), sono per gli italiani assolutamente inconcepibili: i posteggi per le auto sono limitatissimi, mentre bus, marciapiedi e piste ciclabili raggiungono ogni angolo dell'area industriale.

Autobus, Tram e Metropolitana

Voto: N/P

La rete degli autobus è abbastanza capillare, ma non ho usato molto i mezzi pubblici in città in Olanda, ho usato quasi sempre la bici!

 

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